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lunedì 18 aprile 2011

Portrait of an artist... Gianni Versace

Da sempre sogno la moda e i suoi protagonisti. Sogno che essi entrano a far parte della mia vita e che le loro creazioni mi ispirino fortemente. Grazie all'amore che provo verso questo mondo sono sempre andata alla ricerca del sensazionale. Studiando i classici sono rimasta affascinata da Elsa Schiaparelli, dalle Fontana, dalle prime creazioni di Paco Rabanne, dalla linee A di Dior.
Insomma penso che non si finisce mai di imparare e per questo motivo sono sempre alla ricerca di conoscere cose nuove.
Ma questa mia ricerca non mi fa dimenticare alcuni punti fermi della mia formazione. Uno di questo è senza dubbio Gianni Versace.
Ed è proprio a lui che dedico questo post.
[fonte immagine:http://www.reggiocalabriaweb.it]

Versace nasce a Reggio Calabria il 2 dicembre 1946, all'età di 25 anni decide di trasferirsi a Milano per lavorare come disegnatore di abiti.
Il suo primo lavoro è presso "Genny" dove disegna la sua prima collezione;  ma la vera data d'inizio  è il 28 marzo 1978 quando Versace presenta con il suo nome la sua prima collezione.  
E' un successo immediato.
Nel 1982 riceve "L'occhio d'Oro" come migliore stilista; ed è solo l'inizio di una carriera spettacolare.
Inizia sempre più spesso a collaborare con il teatro, è un amante dell'arte e ama tutte le sue declinazioni. Tanto che per il lancio del profumo "Versace l'Homme" viene realizzato un piccolo spettacolo al Piccolo Teatro di Milano.
Arte e Moda, sono gli elementi che maggiormente caratterizzano il suo lavoro; tiene conferenze al Victoria &Albert Museum.


Lui non è un semplice stilista... è la personificazione dell'arte stessa.

Sempre un  passo avanti capisce l'importanza di una linea giovane creando Versus, che debutta a New York.
Non è possibile etichettarlo è un cavallo di razza che anticipa le tendenze ed esporta il suo nome nel mondo.
Le sue non sono semplici collezioni, sono rappresentazioni di idee che si materializzano davanti ai nostri occhi. Lui è tutto quello a cui una giovane fashion designer, come me, possa ispirarsi. Meglio non vi è.

Il suo è un  punto dove tutti, fashionisti o meno, dovremmo fermarci non è possibile parlare di moda senza conoscere Gianni Versace.
La sua è stata una vita , breve ma vissuta pienamente. Ideatore delle top, amante delle sperimentazioni tessili, anticipatore, provocatore, ribelle... l'Italia fa veramente poco per ricordare questo personaggio e ancora oggi si parla di lui nella maniera più sbagliata.
Personalmente voglio ricordarlo per le sue creazioni, per la sua moda, per la sua visione della vita e non  per altro.
 






 






 




 


[fonte immagini: http://gianniversacetribute.ning.com/ fateci un giro è interessantissimo come sito]

Personalmente adoro tutto ciò. E voi che ne pensate?



sabato 26 febbraio 2011

Fashion Loves Milano

..e si ho invertito il famoso logo simbolo dell'inizio della settimana della moda milanese, perchè credo che sia la moda ad amare la città di Milano, la sua caoticità, la sua grandezza e soprattutto la sua voglia di sperimentare continuamente.
Tranquilli è un amore ricambiato, anche la città di Milano ama la Moda, perchè vede in lei un continuo cambiamento e una naturale propensione verso il futuro senza dimenticare il passato... un po come la città di Milano, unione di grattacieli dal fare futuristico a splendidi palazzi ancora legati alle vecchie tradizioni.
Purtroppo per noi le settimane della moda sono in moltissime altre città e una fra questi è la città per eccellenza: New York che ospita nuovi e già affermati talenti del mondo della moda.
Oggi ho scelto un designer proveniente dalle sfilate americane e quattro dalle milanesi... a voi il compito di stabile che tipo di visione di moda preferite.
Iniziamo!!!

Milano. Blumarine.
Una collezione fresca e giovanile, la maggior parte delle creazioni hanno una lunghezza al di sopra del ginocchio. Abiti in pizzo, trench, cappotti, borse di misura varia e  colori forti ( arancio, giallo fluo, verde acqua, viola, nero e beige per la maggiore) caratterizzano la sfilata.
Particolarmente riuscita l'idea ormai abbandonata da un bel po' del coordinato; infatti tutte le creazioni sono composte da elementi dello stesso colore, si parte dalle giacche per finire agli stivali, tutti dello stesso colore).
Personalmente l'idea della donna di Blumarine mi ha sempre affascinato perchè è sempre gioiosa, si diverte, ride, ama se stessa  e ama utilizzare tutti i colori esistenti.
La donna Blumarine trasmette energia, forza e amore verso la vita.

Milano. Bottega Veneta.
Antica azienda italiana, specializzata nella lavorazione della pelle ( si ricorda l'intrecciato), dall'inizio del 2000 inizia una scalata da parte dell'azienda ad occupare anche il mondo del  pret-à-porter. E' stato un vero successo. Sin dall'inizio relegata al sol mondo delle borse e accessori ora vanta un portafolio clienti sempre più vasto.
La collezione presentata a Milano mostra una Donna che decide di scegliere i materiali caldi della lana per giacche e cappotti. Per la sera ama sfoggiare le gambe con mini dress,  fatti di trasparenze e pizzo, e altri, più classici, con deliziosi coprispalla.
Piccolo accenno agli ultimi abiti della sfilata, non mi meraviglierebbe se uno dei long dress con corpetti fosse indossato su un red carpet da una diva, sono veramente spettacolari.

Milano. Gianfranco Ferrè.
Nel 2007 il mondo della moda e non solo quello piangeva la morte dell'architetto della moda Gianfranco Ferrè. Nei mesi successivi alla sua dipartita si è fatto un gran parlare della successione nella maison, è stato difficile trovare dei degni sostituti. La visione della donna per Ferrè  nasceva da una lunga esperienza nel mondo della moda e dai suoi  studi.
Un mondo in cui era difficile entrare senza invito dello stesso Maestro. Molti sostennero che era ormai ora di chiudere l'azienda, ma altri insistettero e continuarono nella ricerca. Dopo alcune scelte sbagliate la maison è stata affidata a Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi.
Mai scelta fu più esatta, e questa collezione lo dimostra sempre di più.
Tagli geometrici, gonne al di sotto del ginocchio. lustrini, piccoli giochi di trasparenza, sapiente uso dei materiali.
Non vi è molto da dire su questa collezione perchè gli abiti parlano da soli e si mostrano in tutta la loro perfezione, il cappotto grigio è poesia... non si discute!

Milano. Versace.
Il marchio Versace è forse uno dei più conosciuti al mondo, grazie anche alla figura del suo fondatore Gianni Versace, un genio dell'arte. Non ne nascono spesso, e forse ancora poco si fa per ricordare le sue opere e la sua idea di Moda.
Donatella Versace è il direttore creativo, e ad ogni collezione lascia il segno.
Disegni ornamentali su mini dress sono la caratteristica della prossima stagione, uniti a cappotti stretti in vita da larghe cinture o con maniche ricoperte di pelliccia ( NO FUR) . I colori scelti sono volutamente forti;  è un classico della maison non rilassarsi sulla scelta dei colori. Osare sempre.

New York. Marc Jacobs.
Talento pure sulla passerella newyorkese: Marc Jacobs è capace sempre di sorprendermi.
Prende capi del passato li immerge nella novità facendoli diventare pura Moda.
La collezione è caratterizzata dalla presenza del pois. Vi sono sia completi gonna e giacchino che pantalone e maglia completamente ricoperti da pois, una vera esplosione!
Il designer cancella un  luogo comune tipico della moda: mai indossare due tipi di pois diversi. Lui se ne frega e vicino ad un completo con micro pois unisce accessori con mega  pois... ed il successo è assicurato.
Si ricorda anche l'utilizzo del pizzo e di mega paillettes per alcune gonne longuette, oltre a camicia con maniche in trasparenza e mini bolerini.
I colori, rispetto ad altre collezioni sono meno accesi o ad effetto ma il risultato cromatico risulta lo stesso vincente perchè punta sulla qualità sartoriale e sulla qualità delle idee.

Allora... che ne pensate?



( foto: Style.it e Vogue.it )