lunedì 14 marzo 2011

Alberta Ferretti & Emma Watson...What do you think?

Il mondo della moda è un cantiere aperto e come tale si nutre di importanti collaborazioni.
Sono note le collaborazioni fra moda e arte, o fra moda e cinema.
Oggi voglio parlare di una nuova collaborazione fra un'importante azienda italiana ed una giovane attrice inglese.
Sto parlando di Alberta Ferretti e Emma Watson.
Le creazioni firmate Alberta Ferretti debuttano in passerella nel 1983, da lì segue la nascita del marchio Philosophy, i moltissimi premi vinti dalla designer; per arrivare fino ad oggi dove disegna una collezione con Emma Watson chiamata Pure Treads.
Emma Watson, forse questo nome inizialmente non vi dirà  nulla ma vi basta sapere che è la famosa Herrmione di Harry Potter; già da parecchio tempo definita icona di stile.
( Ricordate le ultime pubblicità di Burberry Prorsum? Fece tantissimo scalpore perchè con l'intervento di Photoshop una gamba della giovane attrice sparì nel nulla)
Detto questo tengo a precisare che si tratta di una collaborazione molto interessante per quanto riguarda la scelta dei materiali. I materiali e le tecniche scelte sono definite pro-ambiente: sono altamente ecologiche.
Un'ottima scelta direi, visto che sono pochissime le aziende che si preoccupano di investire sulla protezione dell'ambiente.
Ah dimenticavo la linea è in vendita solo  http://www.albertaferretti.com dal 21 marzo, quindi se vedete qualcosa ricordatevi  21 Marzo come data di inizio vendita.
[fonte immagini: d.reppublica.it ]

Che dire? Una collezione sicuramente ben fatta, ma non vedo una grandissima novità stilistica e trovo che sotto questa collaborazione ci sia anche un'ottima trovata pubblicitaria. Ci sono, come me, milioni e milioni di ragazzi che frequentano scuole di moda e sarebbero grati se ci fosse data un'opportunità del genere...purtroppo è più facile collaborare con persone già famose, che portano dietro di loro pubblicità,fan e molto altro, che dare visibilità e scoprire nuovi talenti.
Anche perchè il prezzo di questi abiti va dai 250 agli 850 euro, una cifra non da poco; e , permettetemi di dire, di certo non accessibile a tutti.
Vabbè..
voi che ne dite? Vi piace?


domenica 13 marzo 2011

MIU MIU,Berardi, CNC, Saab e Williamson... I love them!

Vediamo un po'... Oggi chi ho scelto per la mia rassegna?
Tutti Italiani? Londra?Parigi? Milano? NewYork?
Beh... Diciamo ho fatto un mix, ho preso qualcosa della settimana di Londra( ne ho parlato veramente poco) e qualcuno di Parigi.
Ne sono talemente tante le sfilate che potrei parlarne da oggi fino all'eternità.
Passiamo alle sfilate, che sicuramente meritano moltissima attenzione.
Antonio Berardi.
Particolarmente attenta alla proposta autunno inverno del designer, rimango colpita dall'utilizzo dei materiali.
Per essere precisa del feltro traforato che il designer pone sotto le importanti giacche, perchè questa scelta?
Beh, forse proprio per dare un'aria più leggera alla sua collezione; anche perchè grande importanza viene data alle giacche e ai cappotti. che per conformazione leggeri non sono.
Gioca con le sovrapposizioni per quanto riguarda le mini; i lond dress risplendono di luce propria; gli abitini giocano con pizzi audaci che creano forti trasparenze.
Costume National.
Una collezione molto pratica quella di Capasa per CNC. Rifiutati i vari orpelli o i fronzoli inutili, ciò che emerge è una bella collezione dove non è difficile rispecchiarsi.
Probabilmente Capasa ha voluto rappresentare la donna di oggi; bisognosa  di un look che sia pratico e di classe, allo stesso tempo.
I cappotti dai tagli netti e dai colli in rilievo, i morbidi pantaloni, le tonalità non sfumate, i leggings per i mini dress, un passo deciso... questo è il mondo Capasa.
Elie Saab.
Non è un caso che moltissime dive scelgano Saab per i loro red carpet. Pochi sono i designers che conoscono il mondo dello spettacolo e cosa sia giusto indossare per quelle occasioni.
Saab è uno di quelli!
La collezione autunno inverno è un mix fra mini dress e long ( la maggioranza) e pantaloni dalle linee morbide.
I tessuti scelti enfatizzano il corpo femminile portandolo ad un livello di eleganza altissimo.
Personalmente ho apprezzato tantissimo le tute monocolore. testimonianza che l'eleganza non voglia dire per forza gonna.
Matthew Williamson.
Colori, colori e colori.
Forte dell'esperienza da Pucci Williamson ama i colori,prediligendo per le sue collezioni tinte forti e audaci.
Per il prossimo autunno propone una donna che ama mostrare le gambe (quindi palestra per noi) e con un armadio vasto perchè ama cambiare.
Infatti la varietà è uno degli elementi cardine  di questa collezione; sono presenti sia pantaloni dalle linee mordibe che  skinny che si rifanno al mondo delle motociclette; varietà anche per le mini: semplici ed elaborate, a fantasia e a tinta unita.
Passo vincente per il designer... non vi è cosa migliore per una donna del poter scegliere.
Miu Miu.
Gli anni 40 e gli anni 80 si incontrano in questa splendida collezione firmata Miu Miu.
Le giovani ragazza Prada decidono di prendere gli abiti delle mamma e farne dei completi attuali e sorprendenti.Le spalle diventano così importanti, la vita si ristringe e ritornano in auge gli shorts.
Il tutto è correlato da piacevolissimi accessori: occhiali, cappellini con visiere e borse di diverso tipo.

Beh come avete potuto vedere la scelta è vastissima, i designers con le loro visioni soddisfano diverse tipologie di donne...tutto sta nel trovare la strada giusta!
Beh e voi cosa preferite?

sabato 12 marzo 2011

Paris, mon amour!

Parigi, quante gioie mi stai dando!
Non è possibile che ogni sfilata sia un continuo rincorrersi di emozioni...
Il livello sartoriale e creativo è sempre altissimo, non si rimane mai delusi.
Ormai le sfilate sono agli sgoccioli ma ci sono ancora designer che meritano di esser citati.
Ho fatto una scelta fra quelli che hanno partecipato e spero che possiate capire il perchè ho scelto questi designer e non altri.
Probabilmente molti non capiscono la loro concezione della moda, ma poco importa perchè quello che creano è sempre di altissimo livello e non per tutti.

John Galliano. Paris.
Ok si è detto tutto su di lui.
Una volta finite le critiche e le offese, se ne avete, passiamo ad analizzare la collezione proposta per l'autunno inverno 2011 2012.
Come è facile immaginare non era presente e la sfilata è stata per pochi intimi.
Drappeggi per i long dress e per alcune gonne, immancabili nel suo repertorio: i cappotti dalle linee nette dove l'unico tocco morbido è dato dalla pelliccia.
Gonne di moltissimi tipi: longuette dai volumi importanti; ricoperte di piume, completamente trasparenti...
Non vi è da meravigliarsi se la sua collezione sarà un successo, la creatività unita alla grande intelligenza hanno portato Galliano ad essere considerato, meritevolmente, uno dei più influenti nel mondo della moda.
Chloè. Paris.
La maison Chloè da anni  ci ha abituato ad un'eleganza ricercata che rispecchia a pieno la donna di oggi.
La sua proposta per il prossimo inverno non è da meno. La donna Chloè è, appunto, una Donna e come tale vuole essere trattata. Splendida e radiosa nel total white, allo stesso modo risulta con una cappa patchwork. Seria e professionale con gonna e camicia, lascia intravedere se stessa anche nella versione più casual con pantaloni dalla linee morbide.
Lanvin. Paris.
Probabilmente qualcuno pensa che Lanvin sia un'azienda nuova che sia nata solo ultimamente, visto il grande successo della collaborazione con H&M....BEH si SBAGLIA!
Azienda presente da anni nel mondo del fashion, è triste sapere che il mondo conosca le cose solo quando sono sostenute da una massiccia campagna pubblicitaria...
Qualcuno potrebbe dire: è il mondo che va così...
Beh va malissimo!
Passiamo alla collezione
Cappotti dai tagli netti impreziositi da importanti collane, pizzo protagonista di molte mises. Motivi morbidi e tondeggianti accompagnano l'intera collezione. Dress dai colori forti chiudono la sfilata, tipico il tocco di colore da parte del designer Alber Elbaz.
Maison Martin Margiela. Paris.
Non si sa moltissima di questa azienda, basta pensare che anche il volto del designer è un mistero. Ma poco importa se presenta collezioni sempre innovative.
La vernice è il tessuto maggiormente utilizzato per i corpetti, le gonne e alcuni vestiti.
Magistrale il tocco per le lunghe tuniche, sapiente la scelta dela tunica in un periodo in cui il lungo viene abbandonato a priori; qui viene rivestito di un'aurea mitica. Le modelle sembrano essere Dee scese fra noi comuni mortali.
Viktor&Rolf. Paris.
Particolarmente legata a questo magico duo, li ho sempre considerati superiori a tutti gli altri.
La loro non è moda è una proiezione reale e tangibile di un sogno che diventa sempre più forte ogni anno che passa.
I volumi sono senza dubbio l'elemento chiave delle loro creazioni, amano giocare con i tessuti per creare effetti straordinari.
La loro proposta per l'autunno inverno è teatrale, abiti che escono dalla loro definizione classica per sperimentare e conoscere il nuovo.
Proiettate verso il futuro le modelle by Viktor&Rolf? Possibilissimo, anche perchè uno degli aspetti della moda è quello di dover prevedere il futuro ... e loro ci riescono sempre!
Rick Owens, Parigi.
Rigore sartoriale unito a grande conoscenza dei materiali tessili.
Rick Owens, forse sconosciuto a molti, è una figura importante nel mondo della moda. Decisamente controcorrente riesce sempre a dire la sua, e lo fa con fermezza e audacia.
La sua collezione è interessante sotto moltissimi aspetti: la presenza delle gonne lunghe è senza dubbio una scelta che abbiamo visto pochissimo sulle passerelle; pelle per molti giacchini dai tagli netti; giacconi pesanti e dalle forme importanti, maglioni pesanti e spesso uniti a copricapi... perchè poco del corpo femminile viene lasciato scoperto, al di fuori del viso!

Detto questo...
Che ne pensate?

giovedì 10 marzo 2011

Give me Haute Couture!!!!

Basta!!
Non è possibile ogni giorno vedo una decina di sfilate e rimango sempre più meravigliata.
Nuovi talenti che mostrano tutta la loro vena creativa, designer di esperienza che mostrano con abilità che sono ancora loro i numeri uno nel mondo della moda.
E' una competizione continua.
Una competizione positiva poichè quello che creano sono  vere e proprie opere d'arte.
Abbiamo visto cose incredibili sulle passerelle: materiali nuovi che ben si incontrano con quelli storici, idee e forme rivoluzionarie... e la cosa che mi conforta è che la settimana della moda parigina non è ancora finita!! Quindi tutto può succedere!
Per questa volta ho scelto tre designers italiani e una inglese, non sono moltissimi gli italiani che sfilano a Parigi e poi perchè sono una sostenitrice del talento italiano e spero vivamente che Riccardo Tisci sia il prescelto per la sostituzione di Galliano da Dior!!!
Quindi decido di aprire questa breve e personale rassegna proprio con Tisci e la sua collezione per Givenchy.
Givenchy. Paris.
Talento puro, amo profondamente tutto quello che crea Riccardo Tisci.
E' un prodotto italiano che amano all'estero più che nella stessa Italia.
Ha disegnato una collezione per Givenchy spettacolare e innovativa. Il tema scelto è la pantera, raffigurata in tutti gli abiti.
Donna felina e sensuale proprio come la pantera, la donna Tisci ama giocare con le trasparenze e i giochi di volume.
La scelta dei colori è lineare alla scelta dell'animale: nero e giallo.
Arte pura!
Alexander Mcqueen. Paris.
La moda non smetterà mai di piangere la morte di Alexander Mcqueen.
La sua figura, il suo modo di concepire la moda lo rendeva un genio, spesso incompreso.
Le sue non erano semplici sfilate ma sogni tangibili. Il suo stretto legame con la morte lo ha reso famoso indimenticabile.
Il ruolo di direttore creativo della Maison è andata alla giovane Sarah Burton.
Il rispetto per Mcqueen fanno spesso sembrare poco audace la designer, da molti definita ancora troppo legata alla visione della moda del designer.
La collezione presentata a Parigi si basa sul dualismo fra bianco e nero, lasciando poco spazio agli altri colori.
Particolari di nota sono le ultime uscite raffiguranti i long dress: strutture e sovrapposizioni con preziosi ricami .
Giambattista Valli. Paris.
Sovrapposizioni, mini dress, abiti scultura, tessuti stampati, gonne lunghissime, top preziosi.
Questi sono gli elementi su cui si basa la proposta del designer per l'a/i 2011 2012.
Molto interessanti i cappotti con stoffe stampate, un tocco di vita e di colore per un capo troppo spesso relegato alla tinta unita.
Mix di colori forti sono la firma di Valli, che ama unire colori forti che, stranamente, provocano un effetto piacevole.

Valentino.Paris.
Ricordate questi nomi: Chiuri e Piccioli. Persone che sono cresciute sotto l'ala protettiva del grande Valentino e che stanno riportando splendore alla Maison, dopo alcune scelte poco fortunate.
Tutto si può dire dell'azienda Valentino( se avete visto Valentino the Last Emperor, non avete bisogno di altre informazioni), ma della Maison Valentino non si può dire nulla.
La sartorialità e il sapere cosa vogliono le donne, sono gli elementi alla base della Maison... da sempre!
Il duo ci presente una bella collezione, raffinata, dolce ed estremamente leggera.
Dress giovanili che delineano appena il corpo femminile, colori che accarezzano la pelle, tagli precisi e altro livello sartoriale.

Per stasera mi fermo qua, dopo una tale visione il mondo mi sembra decisamente meglio... beh forse se avessi uno di questi mini dress ancora di più!
Mah...chissà!!!

Beh e voi che ne dite? Qualcuno vi ha colpito particolarmente?

martedì 8 marzo 2011

Chanel...what else?

Come stiamo vedendo ci sono sfilate ogni ora, ma non possiamo non fermarci a parlare di uno degli show più attesi: Chanel.
Si può assistere a milioni di sfilate ma l'importanza che viene data a Chanel non viene data a nessuno altro, perchè vi chiederete?
Beh, è semplice. Chanel è una delle aziende che maggiormente rappresenta la moda in tutte le sue sfaccettature.
Quello che sceglie per le stagioni diventono dei veri must per noi comuni mortali. Le grandi catene lowcost guardano con attenzione il mondo Chanel per ricavarne sempre qualcosa.
Cosa ci propone quel genio di Karl per la prossima stagione? Stiamo a vedere...

[foto prese da: Elle.it ]
Allora gli spunti da analizzare sono tanti.
Partiamo dai pantaloni: elaborati, con linee morbide, a palazzo e skinny da portare sotto i vestiti e non a modi pantaloni.
Giacche: sono presenti sia la tipica giacca Chanel sia altre completamente ricoperte di paillettes o con colli di piume.
Dress: sia long dress dai tessuti eleborati che giochi di trasparenza. I mini dress hanno particolarmente attirato la mia attenzione; linee nette e colori decisamente scuri.
A proposito dei colori, le tonalità scelte sono scure solo pochi punti di colore ( il verde), tipico della maison dare risalto alla sartorialità rispetto che al colore.
Lunghi cappotti di lana chiudono una sfilata più che spettacolare.

Karl non ci sono aggettivi per descrivere il talento e la sua visione della moda...
Un nome che difficilmente potrà essere sostituito o dimenticato.

Che ve ne pare?

lunedì 7 marzo 2011

Minimal... chic... rock... oh yes! IT'S Paris Fashion week!

Dopo qualche giornata di assenza ritorno a parlare della moda.
Come già vi ho detto da Milano ci siamo trasferiti a Parigi, dove la moda è nata.
Teatro dei grandi nomi della moda e dei nuovi volti della moda, Parigi è senza dubbio uno delle tappe obbligatorie per gli esperti del settore.
Passiamo alla rassegna degli stilisti scelti.

Paris.Balenciaga.
Sì per quelle poche persone che non lo sapessero Balenciaga non è solo borse.... anzi è molto di più.
La Maison Balenciaga è moda allo stato puro, lo stesso Cristobal disegnava, tagliava e cuciva da solo, cosa che nel 1919 non era semplicissimo trovare nella stessa figura.
Da qualche anno l'azienda lega le sue creazioni alla firma di Nicolas Ghesquiére.
Una collezione basata sul gioco delle sfumature del viola con il nero e bianco.
La donna che veste Balenciaga sceglie colori forti e ama il continuo riferimento alla rete, utilizzata sia per camicie che per long dress.
Paris. Balmain.
Altra maison storica del mondo della moda Balmain è ritorrnata alla luce grazie a Madonna, che qualche anno fa indossò un abito firmato Balmain attirando grandissima attenzione.
Capo importantissimo per la maison è la giacca: completamente ricoperta di pelle, di paillettes , di piume o di borchie; è sempre l'elemento che meglio rappresenta l'idea della donna Balmain.
Mini dress, skinny jeans che spesso si sostituiscono ai leggings, canotte dai taglia geometrici.... questo è il mondo Balmain e devo dire mi piace moltissimo!!!

Paris. Christian Dior.
Grandissima attesa ( vedi licenziamento Galliano) per lo show firmato da Dior. La vera novità è alla fine quando non essendo prevista la figura dello stilista Galliano escono i veri volti della maison: sarti e modellisti.
Gli stilisti cambiano ma la vera anima delle aziende è nel lavoro costante di queste persone.
Passiamo alla collezione.
Il talento creativo di Galliano non si mette in discussione e questa sfilata è un'ennesima conferma:  tartan per giacchini e top; balze e ruches... tutto è concesso e tutto riesce al designer....forse non tanto le dichiarazioni pubbliche.
Paris. Dries Van Notes.
Rigore. Rispetto per le forme e per i materiali. Sapiente nei tagli. Dries Van Notes è un mix di questi elementi.
La collezione proposta è ben strutturata, gonne al di sotto del ginocchio invase da tessuti stampati; pantaloni dei tessuti diversi e dalle forme mordibe.
Linee rigorose soprattutto per i cappotti, stretti in vita da un mini cinturino.
Paris. Gareth Pugh.
Giovane talento del mondo della moda Gareth Pugh mi sorprende e mi colpisce per la sua capacità di anticipare le mode.
Tessuti metallici, leggings fatti di trasparenza e attraversati da linee rette, armature metalliche, long dress super leggeri; questi sono elementi base della collezione.
Mi soprende perchè in pochi anni è riuscito a suscitare l'attenzione degli esperti del settore e del pubblico che apprezza sempre di più le sue creazioni.
Paris. Issey Miyake.
Nome importante e suggestivo per gli esperti della moda.
Miyake è uno dei punti fermi della moda, plasmare il corpo femminile attraverso figure geometriche audaci  è un tema ricorrente nella sua vita.
La sua ultima collezione si basa sui verticosi scolli e sulle strutture che enfatizzano ancora di più il suo continuo studio del corpo  umano.

Che ne pensate?